Pont Canavese: tra Sacro e Profano a cura di Rosanna Perono Garoffo

Prosegue con successo, il progetto dell’Associazione Tellanda di scoperta degli angoli pontesi

sui racconti del libro “Le Storie del Silenzio”.
L’associazione ha coinvolto per ogni evento altre associazioni pontesi ed insieme le organizzano.

Domenica 14 aprile è stata la volta di Sacro e Profano a S. Maria con l’associazione Pra dal Bacio. Sono stati coinvolti anche: per la vigilanza l’associazione carabinieri di Pont, la Croce Rossa, la corale parrocchiale, Padre Franco, Don Aldo e il diacono Maurizio Rastello.

Le prenotazioni durante la settimana continuavano ad aumentare fino a raggiungere il numero di 110, a cui si sono aggiunti diversi gruppetti di turisti. I partecipanti hanno potuto accedere a luoghi solitamente non accessibili. L’escursione iniziava con la visita del sito archeologico risalente al neolitico che comunemente noi pontesi chiamiamo “ al Montej o monte Uliveto”, dove Giada e Michela elargivano spiegazioni degne di nota. La seconda tappa era il vecchio cimitero di S. Maria dove Annalisa ne raccontava la storia a partire dall’editto di Napoleone fino ai giorni nostri, senza dimenticare accenni alle processioni e alla “Snta” di S. Maria.

 All’esterno del cimitero si trovavano:

  • la “Snta at Faial” che raccontava la leggenda della Mula Bianca di Doblazio e dell’Asina dei Boetti. Leggende che raccontano del perché, secondo le credenze popolari, la Chiesa è stata costruita proprio sul dirupo che protegge Doblazio. Di notevole impatto è stata la Mula “Fiordi” che ha accompagnato con i sui ragli le rappresentazioni!
  • La “Snta at S. Maria” con l’aiuto di Nuccio, ha impersonato la vita di questa donna che è vissuta nella borgata, che con erbe e riti ha curato uomini ed animali.

La visita proseguiva  all’esterno della Chiesa con la parte più profonda dell’ossario, il vecchio campanile, la scuola, il sagrato con le colonne di pietra Pontese, accompagnati da Daniela, Maurizio e Rita.
Lucia invece accompagnava la visita alla sacrestia della Pieve.

Dopo tutto questo tour, la merenda ha permesso un riposino ai partecipanti, prima del round finale.

In chiesa la “nostra storica” Elena con Cristina e Sara hanno raccontato ogni angolo, ogni altare svelando segreti mai conosciuti a tanti dei partecipanti. Per rendere tutto questo più suggestivo la cantoria parrocchiale ha alternato canti alle spiegazioni e Don Aldo ha permesso l’esposizione della madonna lignea del 1400. 

Per concludere il tutto in amicizia, nel piazzale della Pieve è poi stato allestito “l’aperitivo a moda veja”.

Gli appuntamenti non sono finiti, ci sono ancora tante cose da scoprire e aneddoti da decifrare in questo bel paese di fondo valle, Vi aspettiamo numerosi per i prossimi eventi.

Rosanna Perono Garoffo