“li ho visti cosi’ “ e “ li ho disegnati cosi’ “:
vignette e caricature di fatti e personaggi canavesani di fine ‘900
Per i venerdì letterari organizzati a cura dell’associazione culturale “Ij Canteir” si è tenuta venerdì scorso 15 ottobre presso la sala consigliare di Pont Canavese la presentazione di due libri di vignette e caricature di Luigi Formia, professore in pensione residente a Mazzè ma molto legato al paese di Frassinetto, dove trascorre gran parte dell’estate ed è attivo promotore di eventi culturali e membro dell’associazione “Pietra su Pietra”.
I due volumi editi da Luigi Formia si intitolano “Li ho visti così” e “Li ho disegnati così”, e raccolgono numerose vignette pubblicate tra gli anni ottanta e la soglia dell’anno duemila per il settimanale “Il Canavese”, rispettivamente dedicate a “politici ed amministratori canavesani degli anni ‘90” ed ai “piccoli fatti quasi dimenticati degli anni ’90 in Canavese”.
Durante la serata l’autore ha proiettato alcune delle sue vignette e caricature di personaggi politici locali, alcuni dei quali oggi scomparsi o, comunque, in gran parte usciti dalla scena politica attiva, ma che poco più di un quarto di secolo or sono erano invece gli indiscussi protagonisti delle cronache giornalistiche canavesane.
In chiusura il professor Formia ha inoltre spiegato ai presenti come nascevano le sue caricature, a volte irriverenti ma pur sempre ironicamente bonarie e, ha ricordato l’autore, accolte per quanto gli è noto con un sorriso anche dai soggetti raffigurati.
La serata, che avrebbe certamente meritato una maggiore partecipazione di pubblico da parte dei pontesi, è stata dunque una piacevole occasione, (almeno per chi ha da tempo superato gli… “anta”), di far ritornare alla mente fatti e personaggi di un Canavese che ormai non esiste più, dove la partecipazione attiva dei cittadini alla vita amministrativa e politica locale, a differenza di oggi, era sicuramente maggiormente sentita e seguita da ampi strati della popolazione, e dove esistevano ancora personaggi politici canavesani capaci di rappresentare le istanze di questa terra anche al di là del proprio “campanile” di appartenenza.
(da IL RISVEGLIO POPOLARE del 21 ottobre 2016 )
Marino Pasqualone
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