Ronco: Gli aquilotti hanno volato, può tornare l’elicottero di Ornella De Paoli

Il Parco aveva vietato ai mezzi di sorvolare la zona dove nidificano Per i proprietari di baite in alta quota da ristrutturare lavori ormai impossibili tratto da La Sentinella del Canavese di Ornella De Paoli
I piccoli aquilotti hanno spiccato il loro primo volo dal nido arroccato sulle pareti rocciose dell’alta Valle di Forzo, nel Parco del Gran Paradiso, già qualche giorno fa. Così, finalmente, la settimana scorsa, anche l’elicottero ha potuto librarsi nel cielo della vallata.
Un momento atteso da settimane dai proprietari di un alpeggio ad alta quota e di una casa che si trova in un villaggio accessibile solo a piedi, i quali avevano programmato per il mese di luglio l’inizio dei lavori di ristrutturazione dei loro fabbricati. Ma le aquile reali seguono tempi diversi da quelli degli umani e questi grandi volatili sono una specie protetta dal Parco nazionale.
Il trasporto del materiale con l’elicottero, in effetti, avrebbe disturbato i nuovi nati e i genitori intenti a svezzarli, così le travi di legno e i carichi di lose pronti per il trasporto sono rimasti parcheggiati alcune settimane nei prati della frazione Forzo, in attesa dell’evento. La conseguenza, ovviamente, è che i lavori di ristrutturazione, in particolare il rifacimento dei tetti, inizierà solo nel mese di agosto. Ad alta quota, però, il periodo utile per tali interventi è molto breve ed il rischio è che potrebbero non esser ultimati all’arrivo delle prime nevi. La baita da ristrutturare, infatti, si trova nell’alpeggio Gran Femà, a quota 2002 metri, ed occorrono più di due ore a piedi per raggiungerla, mentre la casa che necessita di un nuovo tetto si trova nella frazione Boschettiera, a 1486 metri di altitudine e ad oltre un’ora di marcia da Forzo.
Il caso è simile a quello di Pianprato, dove l’ultimazione dei lavori del nuovo rifugio escursionistico, attualmente in corso, sono stati ritardati dalla danza d’amore del gallo forcello. Per non disturbare questi vanitosi pennuti mentre, nel mese di maggio, rivaleggiavano “danzando” ad ali spiegate per conquistare le femmine, la Regione aveva, in effetti, vietato l’apertura del cantiere prima della metà di giugno. Con il risultato che il rifugio, che il Comune di Valprato Soana sperava di inaugurare nella stagione estiva, sarà pronto solo in autunno.
Nel caso di Pianprato, il gallo forcello avrebbe potuto essere disturbato dal transito di automezzi lungo la pista del cantiere che sale fino agli oltre 2000 metri della stazione d’arrivo della seggiovia Ciavanassa. Per quanto concerne la Valle di Forzo, invece, il rumoroso via vai dell’elicottero, che l’altro giorno in poche ore ha trasportato tutto il materiale, avrebbe potuto turbare i primi giorni di vita dei bébé dell’aquila reale. Danno evitato, ma anche le vecchie costruzioni di pietra hanno le loro esigenze e necessitano di cure per passare indenni un altro inverno.
Ornella De Paoli