S. Cecilia 2014 – L’ineffabile e la musica di Giorgio Cortese

Nella vita di ogni giorno do retta agli occhi di pochi, non alle lingue di tutti.

S. Cecilia 2014 – L’ineffabile e la musica
Dopo il silenzio, ciò che più si avvicina a esprimere l’ineffabile è la musica.
La musica rinforza la convinzione che la cosa più importante del mondo è proprio quella che non si può dire. Sotto l’egida di S.Cecilia, che oggi si celebra e che la tradizione ha voluto patrona dei musicisti, emerge questo dono divino offerto all’umanità, dono che ci sarà tolto, ammoniva uno scrittore cristiano del VI sec., Cassiodoro, e continueremo a commettere ingiustizia. Ho messo insieme due affermazioni di autori diversi, entrambi francesi. Il primo a intervenire è il poeta Edmond Jabès, che in realtà era nato al Cairo nel 1912 ed era ebreo, ma che vivrà metà della sua vita a Parigi, fino alla morte nel 1957. La musica esprime l’ineffabile, come fa il silenzio mistico. Nella vita spesso mi accade di avere dentro me stesso sentimenti ed emozioni che non riesco ad manifestare. Ecco, allora che mi affido alla bellezza suprema della musica o al linguaggio muto degli occhi, come fanno gli innamorati, solo così escono i veri sentimenti. Purtroppo si tratta di una via preclusa oggigiorno perché si predilige la sguaiataggine, l’eruzione di suoni e parole, più che il puro ascolto di musica vera e di riflessioni. La seconda riflessione è del filosofo francese Vladimir Jankélévitch (1903-1985), anche lui di origini ebraiche ma russe. Egli mi ricorda che ci sono verità e sentimenti profondi che rimarranno sepolti in me stesso. La loro ineffabilità può essere solo scalfita attraverso la musica alta, estremo tentativo umano di esprimere il mistero e l’infinito. Grazie al maestro Alberto ed ai musici della Filarmonica di Favria che hanno fatto nascere nel mio animo il pensiero che se la musica potesse prendere forma avrebbe il mistero di uno sguardo assorto, l’intensità di colori accesi, l’allegria di bambini festanti, l’energia di un amore che inizia e che non ha mai fine.Grazie di tutto!
W Santa Cecilia w la Filarmoniva Favriese
Favria, 30.11.2014 Giorgio Cortese

Le musica di una melodia racchiude quello che c’è dentro il mio animo. Penso che una canzone dà libertà a un pensiero che vola nel silenzio e nell’aria che respiro.