Abuso dell’elisoccorso in montagna: dal primo gennaio si paga tratto da Quotidiano Canavese

La giunta regionale, approvando una delibera proposta dagli assessori Antonio Saitta ed Alberto Valmaggia, ha aggiornato le tariffe per l’attività di elisoccorso nell’ambito della mobilità sanitaria e definito le modalità di compartecipazione al costo degli interventi di soccorso in zone impervie. «Abbiamo voluto introdurre anche in questo importante settore – ha voluto precisare Saitta – un principio di appropriatezza, affinchè il servizio venga utilizzato solo per far fronte a reali emergenze e a chiamate fondate su motivazioni serie. Così come per tutti gli altri ambiti della nostra sanità, anche in questo caso le risorse risparmiate verranno utilizzate per il miglioramento dei servizi per i nostri cittadini».
«Un maggior coordinamento del Soccorso alpino con il servizio di elisoccorso del 118 – ha puntualizzato Valmaggia – consentirà di migliorare ulteriormente gli interventi alle persone in difficoltà in montagna e nelle zone impervie del Piemonte. La compartecipazione delle tariffe introduce inoltre un elemento di responsabilità personale volto a prevenire situazioni causate da imprudenza e superficialità».
Dal 1° gennaio 2016 ai non residenti in Piemonte si applicherà un diritto fisso di chiamata di 120 euro più un costo al minuto di volo di 120 euro per l’elisoccorso, mentre l’intervento del Soccorso alpino e speleologico vedrà applicato un diritto fisso di chiamata per ciascuna squadra di 120 euro, più 50 euro per ogni ora successiva. Per tutti (residenti o non residenti in Piemonte) il costo dell’intervento dovrà essere corrisposto per intero in caso di chiamata totalmente immotivata (ad esempio uno scherzo) o che genera la ricerca di persone disperse a causa di un comportamento irresponsabile.
Nel caso di chiamata causata da utilizzo di dotazione tecnica non adeguata o dalla scelta di percorsi non adatti al livello di capacità o al mancato rispetto di divieti, la compartecipazione è fino ad un tetto massimo di 1000 euro, fermo restando la non applicazione in caso di ricovero del paziente in reparto o in osservazione breve intensiva in pronto soccorso. Il rilevamento delle condizioni spetta agli equipaggi intervenuti. Non sono soggette a compartecipazione le spese per il recupero di una salma.
tratto da Quotidiano Canavese